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Stromboli ha fatto scattare l’allerta tsunami

Aggiornamento: 27 mar

stromboli con eruzione vulvanica sul mare

Ieri, 4 dicembre 2022, il sistema locale di rilevamento maremoto di Stromboli, ha fatto scattare l’allerta sull’isola. Fortunatamente lo tsunami è stato piccolo e non ha causato danni.

Innanzitutto, chiariamo un malinteso sullo stromboli che ha fatto scattare l’allerta tsunami: gli tsunami (o le maree) possono essere grandi o piccoli, proprio come i terremoti, le tempeste o le eruzioni vulcaniche. Anche uno tsunami di pochi centimetri è pur sempre uno tsunami se è causato da una perturbazione oceanica causata da un terremoto, da una frana o da un’eruzione vulcanica. Inoltre, è noto che anche uno tsunami con un’ampiezza di 50 cm può essere molto pericoloso a causa della sua enorme energia e lunghezza d’onda, che lo rende simile a un torrente in piena.

Tornando all’evento di ieri, 4 dicembre, per quanto ne sappiamo guardando i dati delle telecamere e degli strumenti che lo hanno rilevato, lo tsunami è stato un flusso piroclastico generato da un impatto abbastanza forte sulla superficie del mare, simile a quanto accaduto a inizio ottobre (ma più intenso). In questo caso, a differenza del 9 ottobre, è stata superata la soglia di attivazione ei dati sono stati trasmessi al sistema di allarme della Protezione Civile, che ha lanciato l’allarme non appena ha riconosciuto lo tsunami. Infatti, i sensori di pressione posti al di sotto delle due mede elastiche che fungono da sentinelle hanno rilevato anomalie del livello del mare con picco di circa 1,5 metri (solo +/- 5 cm nel caso del 9 ottobre). Si, il segnale mostra una prima onda positiva di circa 50 cm seguita da un abbassamento di circa 1 metro. Seguono altre onde continue, che sono comparabili e poi diminuiscono di ampiezza. Anche antri mareografi hanno rilevato anomalie leggermente inferiori. Fortunatamente queste onde non hanno provocato danni alle zone costiere di Stromboli o di altre isole Eolie.

@Di.Ma Giuseppe Muscatello MSCGPP77L13D976R

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