top of page

Il volontariato di Protezione Civile come forma di turismo responsabile


ree

Voglio condividere una riflessione, e allo stesso tempo un appello, a chi parla di turismo, a chi vive di turismo e a chi investe nel turismo. Spesso, quando si discute di sviluppo turistico, si parla di promozione, di infrastrutture, di accoglienza. Ma raramente si ricorda che il turismo vive e cresce solo in un territorio sicuro, curato e protetto.

E chi protegge il territorio ogni giorno, con impegno e passione, è anche chi ne custodisce il valore: i volontari della Protezione Civile. Chi opera nella Protezione Civile non è solo un “soccorritore”. È un guardiano del paesaggio, un testimone della memoria del territorio, un ambasciatore della sicurezza. Ogni intervento di prevenzione, ogni attività formativa, ogni campo scuola o esercitazione contribuisce a mantenere vivi i luoghi che accolgono i visitatori, a renderli più consapevoli, ordinati e resilienti.


Senza tutela, il turismo perde le sue fondamenta.

Per questo, il mondo del turismo e quello della Protezione Civile non possono più viaggiare su strade separate. Serve una visione comune: dove la promozione turistica si accompagna alla prevenzione dei rischi, e dove ogni evento o attività turistica diventa anche occasione di sensibilizzazione. Ogni borgo, ogni spiaggia, ogni sentiero non è solo un luogo da visitare, ma anche da proteggere. E la Protezione Civile, in questo senso, non è un “servizio d’emergenza”, ma un valore aggiunto di sostenibilità, di sicurezza e di identità locale. Chi lavora nel turismo dovrebbe vedere nel volontario di Protezione Civile un alleato naturale. Insieme si può costruire un turismo nuovo: quello che accoglie e al tempo stesso educa, che valorizza senza consumare, che unisce le persone nel rispetto dei luoghi. Le esercitazioni, i campi scuola, i progetti nelle scuole, le giornate di prevenzione sono anch’essi momenti di turismo esperienziale, perché raccontano un territorio che sa prendersi cura di sé e degli altri.


Un territorio sicuro è un territorio che vive.

E chi sceglie di investire nel turismo dovrebbe sempre ricordare che la prima forma di promozione è la tutela. Perché il turista che trova accoglienza, pulizia, ordine e prevenzione... tornerà. E troverà in chi opera nella Protezione Civile non solo un volontario, ma un custode del patrimonio collettivo. Oggi più che mai, turismo e Protezione Civile devono camminare insieme, per costruire un’Italia più sicura, accogliente e consapevole.

E questo cammino inizia da una semplice scelta: collaborare.

@Di.Ma Giuseppe Muscatello MSCGPP77L13D976R

bottom of page